20 settembre 2014

ACQUISTI PUPA PARIS EXPERIENCE & OVERVIEW PUPA VELVET MATT

Mi sono recata in profumeria carica di aspettative e con un forte senso di colpa preventivo.
Cercavo di calcolare approssimativamente quanto sarebbe costata la mia spedizione. Per desistere cercavo di ricorrere alla morale e al buon senso convertendo la somma in giornate di lavoro di un operaio o in paia di scarpe. Mi preparavo a fare scelte difficili.
Trovatami davanti gli espositori intonsi mi sono data ad una meticolosa opera di swatching. Dopo qualche minuto sentivo che la mia passione sfrenata non trovava appagamento. A ben vedere, niente mi aveva fatta innamorare. Qualcosa di carino, niente di imperdibile, qualche delusione.
La Paris Experience è stata preannunciata e descritta nell’ambito delle beauty community come una collezione bellissima, la collezione di Pupa più bella di sempre. I presupposti c’erano tutti. La scelta cromatica incontra terribilmente il mio gusto e tocca i miei tasti estetici più sensibili. Viola, ottanio, labbra scure, damascato. Eppure dopo un’abbondante mezzora di meditazione  durante la quale ho dovuto arginare gli assalti salvifici di svariate commesse, ho scelto solo due pezzi.



La qualità degli ombretti in crema Vamp per me si conferma nuovamente. Sfumabili, morbidi, duraturi, colore pieno. 
I due più chiari, un dorato ed un rosa, non mi hanno colpita.
Lo 004 mi ha tentata. Era una sorta di rosa/lilla che avrebbe potuto piacermi ma, sfumandolo sulla mano due volte (non volevo arrendermi), mi sono resa conto che perdeva molto. 
Il verde petrolio, che pensavo di volere disperatamente, si è rivelato un bel colore ma un po’ piatto, a differenza di come risultava attraverso il pot (bluverdeglitteratoprofondowow).
Infine il viola, lo 002, che non credevo di acquistare dato che posseggo Diapason di Chanel. Tuttavia ho ben pensato che quest’ultimo scrive ancora ma si è già seccato e staccato dal barattolino. 

(turpiloquio)

Questo Pupa potrà tornare presto necessario come coadiuvante e sostituto di quello Chanel perché di viola sempre melius abundare quam deficere. Effettivamente come tono siamo lì. Quello Pupa è molto più intenso ma applicato con il pennello si avvicina molto a Diapason, il quale è comunque difficile da cogliere in foto nella sua totale bellezza. Stesso sottotono marrone, stessi riflessi blu. Pupa li ha più evidenti, ma Diapason dal vivo è più brillante. Sto già pensando ad una combo. 




Pupa 002, Pupa 002 applicato con pennello, Chanel Diapason (luce naturale indiretta)




Pupa 002, Pupa 002 applicato con pennello, Chanel Diapason (flash)

Questo è l'inci.



Le matite pensavo non fossero degne di nota ma la verde ha sostituito nel mio cuore bramoso l’ombretto 003. Eccola paragonata alle altre matite blu/verdi che posseggo. A sinistra Pupa, a destra dall’alto: Maybelline Khol Express Bleu Metallique, Max factor Cobalt blue, Kiko Double Glam 05, Kiko Glamorous eye pencil 409, Neve cosmetics Pastello Cielo. Il mio ultimo acquisto è decisamente l’anello di congiunzione tra il blu ed il verde, un bellissimo color petrolio/ottanio/pavone.

(Luce naturale indiretta)


(Flash)



Dei rossetti avrei gradito solo il più scuro ma non era il rosso cupo che cercavo. Il primo l’ho trovato insulso. Il secondo è stato paragonato a Rebel di Mac ma, pur non avendo quest’ultimo, credo che le comparazioni diffuse in rete siano fuorvianti. Rebel ha un po’di viola che in questo è assente. La differenza, a seconda della pigmentazione delle labbra e dell'incarnato, può assumere anche una certa rilevanza (rilevanza da makeup addicted, si intende). 
L’illuminante dal packaging eccelso mi ha delusa per la texture troppo spessa, quasi polverosa. Non è il tipo di illuminante che gradisco, anche perché troppo dorato. 
Tra gli smalti l’unico che metterei sarebbe il color sangria (è così che si chiama quest’anno il color vinaccia/amaranto/granata) del quale ho già qualche rappresentante nel mio parco smalti.
Sono poi passata ad analizzare i nuovi ombretti in crema matt. Pensavo di perderci la ragione ed invece (escluso a priori il nero, il blu ed il marrone) ho constatato che l’Aubergine era marrone, il Taupe era marroncino nocciola, il Lilac Grey era un marroncino grigio che ricordava troppo il mio Stormy pink di Mac. Bella texture ma niente che valesse l’acquisto, con mio sommo rammarico. Esistono della stessa linea quattro mascara (di cui tre colorati) e ben  nove smalti (che non ho valutato poiché sulle unghie preferisco i colori laccati). Tra i sedici rossetti nessun colore che abbia colpito la mia attenzione se non il numero 100. Nude. Rosa. Un altro. Meglio di no. 


Viva

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